Dopo un lungo percorso legislativo è stata approvata mercoledì 29
settembre 2010 dal Senato la legge che riconosce e definisce alcuni
disturbi specifici di apprendimento (DSA) in ambito scolastico quali dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.
Una norma che riconosce l'esistenza di questi
disturbi stimolando la scuola a individuarli precocemente e definendo i
luoghi del percorso diagnostico.
"C'è soddisfazione perché l'approvazione giunge dopo un lungo
iter normativo che attesta l'esistenza ed estende la tutela legale per i
circa 350.000 ragazzi, pari al 5% della popolazione in età scolare, che
sono affetti da questi disturbi", ha affermato il presidente dell'AID
(Associazione italiana dislessia), Rosabianca Leo.
La legge sancisce
il diritto a usufruire dei provvedimenti compensativi e dispensativi lungo tutto il percorso scolastico compresa l'Università e assicura la
preparazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici.
Per le famiglie sarà inoltre garantita la possibilità di usufruire di orari di lavoro flessibili.
Inoltre, qualora non sia disponibile effettuare diagnosi presso le
strutture del Ssn, la legge dà la possibilità di effettuarle presso
strutture accreditate.
Dopo la definizione dei termini dislessia, disgrafia, disortografia e
discalculia evidenziati nel primo articolo del ddl, nel secondo punto
del testo vengono evidenziate le finalità che si prefigge la norma tra
cui la promozione del successo scolastico, anche attraverso misure
didattiche di supporto, la garanzia di una formazione adeguata che
promuova lo sviluppo delle potenzialità anche attraverso la preparazione
degli insegnanti e la sensibilizzazione dei genitori nei confronti
delle problematiche legate ai DSA. Durante il percorso formativo (art.
4) anche i docenti dovranno possedere un'adeguata preparazione
didattica, metodologica e valutativa in merito alle problematiche
relative ai DSA.
Altro aspetto è quello che riguarda la diagnosi (art. 3) che dovrà
essere effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già
assicurati dal Ssn a legislazione vigente e sarà comunicata dalla
famiglia alla scuola di appartenenza dello studente.
Rilevante, poi, l'articolo 5 che mette nero su bianco le misure
educative e le didattiche di supporto come l'uso di una didattica
individualizzata e personalizzata o l'introduzione di strumenti
compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le
tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune
prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da
apprendere.
È previsto pure per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di
strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale. Agli
studenti con DSA, inoltre, sono garantite, durante il percorso di
istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme
di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di
Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari.
Misure anche per i familiari (art. 6) che potranno usufruire di orari di lavoro flessibili.
Nell'articolo 7, invece, viene indicato come a quattro mesi
dall'entrata in vigore della legge, attraverso un decreto del Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il
Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente
per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano, si provvede ad emanare linee guida per la
predisposizione di protocolli regionali, da stipulare entro i
successivi sei mesi.
All'articolo 8 viene evidenziato come sono fatte salve le competenze
delle Regioni a statuto speciale e province autonome che dovranno entro
tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge
provvedere a dare attuazione alle disposizioni della legge stessa.
Questo era solo l'inizio, poca cosa ma già qualcosa. Ora a che punto siamo?
Il 8 giugno 2012, la trasmissione
Uno Mattina, Rai Uno, ha affrontato il tema della
dislessia e dei vari
Disturbi Specifici di Apprendimento con l'intervento del
prof. Giacomo Stella, uno dei maggiori esperti sull'argomento.