sabato 4 giugno 2011

REFERENDUM

La vita e la democrazia sono un diritto di tutti...

Non facciamoci sfuggire l'occasione!



IN PRINCIPIO ERA L'ACQUA

Ecco un esempio di come si può  far convivere, integrare il vecchio Pongo con le Nuove Tecnologie: un progetto dell'Istituto d'Arte di Terni:



LICEO ARTISTICO "O. Metelli" - TERNI
Indirizzo: Immagine Fotografica, Filmica e Televisiva
Classe 3^IFFT / tecnica: claymotion
Coordinamento: prof. Luca Arduini

giovedì 5 maggio 2011

prove INVALSI

Il tempo vola ed eccoci anche quest'anno alle prove INVALSI.
Un appuntamento ormai fisso al quale facciamo ancora un po' fatica ad abituarci...

E con i questionari arrivano anche le polemiche e gli scontenti da parte di insegnanti e genitori, con le motivazioni più varie.
I genitori temono che questa prova “valuti” in qualche modo i loro figli e che di questa valutazione venga tenuta traccia a livello statale.
Gli insegnanti, dal canto loro, temono invece che la valutazione degli studenti sia un primo passo verso differenziali salariali basati sui risultati delle classi o delle scuole. Altri ancora invece temono invece che le analisi condotte sui risultati degli studenti vengano utilizzate per introdurre non differenziali salariali tra docenti ma differenziali di risorse tra scuole, tra province o tra regioni del paese.

In realtà, nella maggior parte dei paesi occidentali, le scuole convivono pacificamente con la rilevazione degli apprendimenti su base nazionale o regionale da molti anni. Il fatto che l’Italia, all’alba del nuovo secolo, si sia finalmente dotata di un sistema di rilevazione degli apprendimenti  non può che essere salutata con favore. Perchè allora da noi si solleva la solita “cagnara”? Ma, soprattutto, a cosa servono i test?

Come spiega con chiarezza il professor Alberto Martini in un articolo su La Voce, i test standardizzati sono un ottimo strumento di diagnostica dei mali e delle carenze del nostro sistema formativo. L’evidenza empirica che portano permetterebbe, in un paese normale, di poter discutere di riforme, interventi e bisogni in maniera serena e guidata da un interesse al di sopra di tutti gli altri: migliorare la scuola italiana.
Allo stesso tempo, va ribadito quel che i test NON fanno e non potranno mai fare. I test NON possono sostituire la valutazione fatta dai docenti del singolo studente e i test non possono valutare da soli l’operato del singolo docente o dirigente.
Non valutano il singolo studente perchè questo lo fa già la scuola nella sua routine quotidiana. Non valutano il singolo insegnante o dirigente, per un ampio insieme di ragioni: in primis, perchè non è questo il loro scopo; poi perchè si tratterebbe di una valutazione incompleta (si valuterebbero solo gli insegnanti di italiano e matematica).
Infine, la valutazione possibile con un singolo test sugli studenti solleverebbe problemi metodologici insormontabili, se si volessero inferire informazioni attendibili sull’efficacia di un singolo insegnante. Infatti gli studenti non sono esposti solo all’influenza dei loro insegnanti nell’apprendere, ma anche a fattori ambientali e familiari, che contano assai più che del singolo insegnante e che non sono controllabili a dovere con una singola rilevazione sugli apprendimenti.
Certo è che sta poi ai docenti, al singolo Istituto e ai diretti superiori utilizzare i risultati rilevati per migliorare e migliorarci.

Molto interessanti sono i contribuiti sull'argomenti inseriti nel blog della mia amica Francesca.

E allora non mi resta che augurare buon INVALSI a tutti.

mercoledì 16 marzo 2011

BUON COMPLEANNO ITALIA

Molte scuole oggi hanno festeggiato il compleanno della nostra Italia e, naturalmente, anche la rete ha proposto molte cose interessanti.
Eccone alcune:
Un cartone animato che racconta come è nato il tricolore (prezioso contributo segnalato da G. Auletta)


Un gioco gradevole e con più livelli di difficoltà  (prezioso contributo segnalato da M. Lupori) 


La preparazione ad una festa di compleanno (prezioso contributo della maestra Elisa)


martedì 8 marzo 2011

8 marzo: festa della donna

In questa giornata le parole, le citazioni e i buoni propositi si sprecano...

Io, che sono un po' scettica su queste "giornate dedicate" ho deciso di postare qui un monologo di Gaber, che parla di uomini e donne e della necessità delle reciproche e indispensabili differenze...



E voglio riprendere anche uno stralcio di una poesia di Alima Meli scritta proprio per questa "occasione":

Figlia mia oggi è la festa delle donne… non delle femmine… quindi…
Non
 regalare mimose, appena appassiscono puzzano
Non andare a vedere uno spogliarello maschile, se vuoi un maschio lo puoi avere comunque
Non uscire a cena con le amiche, esci domani, i prezzi dei ristoranti saranno tornati normali
Non scorazzare per i locali della città in minigonna e tacco dodici, oggi non è la festa della carne da mostrare

Questa è una ricorrenza importante, un tributo a tutte le donne che hanno lottato per la tua libertà
Ti voglio raccontare delle suffragette che hanno manifestato per affermare la tua identità di donna e il tuo diritto al voto
Voglio spiegarti che tutto quello che hai e che dai per scontato, è segnato con il sangue di tante donne che hanno sacrificato la vita affinché tu oggi potessi essere libera

Tu non vivi all’ombra di un uomo, non sei una proprietà privata, sei considerata un essere pensante, ma un tempo non era così…
Ricorda sempre cosa significa essere una donna 
Donna è la forza creatrice
Donna è madre, sorella, compagna, amica 
...

sabato 26 febbraio 2011

La lingua italiana

"Tutti gli usi della parola a tutti
mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico.
Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo." 

(G. Rodari, Grammatica della fantasia)

E' con questa citazione che la professoressa Lerida Cisotto ci ha lasciato sabato scorso alla fine della sua presentazione. 
Si racconta che questa scritta l'avesse preparata su uno  striscione giallo con dei caratteri rossi e l'avesse appesa al muro, in alto ma, ben piazzata davanti a sé, perché gli serviva.
Ne aveva bisogno per ricordarsi sempre cosa ci stava a fare, proprio lui, dentro quell'aula con quei bambini, quale era lo scopo ultimo del suo lavoro.

Parole che ci fanno riflettere...

giovedì 27 gennaio 2011

27 gennaio: PER NON DIMENTICARE

Per ricordare e riflettere...



E dalla segnalazione della mia amica Francesca segnalo anche quasto video realizzato dagli alunni  delle classi IV A/B del III circolo didattico “G. Mazzini” di Bari, che il 27 gennaio, Giorno della Memoria, saranno premiati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale:
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