lunedì 26 dicembre 2011

Benvenuto Gesù

un'amica mi ha inviato questo specile benvenuto a Gesù Bambino...
è così carino ch elo voglio condividere




e di nuovo AUGURI a tutti

sabato 24 dicembre 2011

BUON NATALE

A Gesù Bambino
di Umberto Saba
 
 La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.



In questa notte speciale, un augurio particolare che scalda il cuore...

Sereno Natale 

domenica 20 novembre 2011

domenica 23 ottobre 2011

giornata del fotoamatore





Fotografare è un modo diverso di comunicare.
Con una fotografia molte cose si possono dire e molte altre, che ad una prima occhiata si sfuggono, si possono vedere.
Quando si guarda una fotografia dobbiamo analizzare la relazione figura - sfondo e la qualità espressiva; gli elementi della composizione  e il significato percettivo;  la funzione rappresentativa, sociale, referenziale.
O forse dobbiamo solo "ascoltare il cuore"!!!

















 

domenica 11 settembre 2011

Il primo giorno che vorrei

In quest'occasione non voglio essere scontata o ripetitiva e per questo riporto alcune parole di Alessandro D'Avenia scritte qualche giorno fa sull'Avvenire:

"Che cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola dai miei professori o cosa vorrei che mi dicessero se tornassi studente? Il racconto delle vacanze? No. Quelle dei miei compagni? No. Saprei già tutto. Devi studiare? Sarà difficile? Bisognerà impegnarsi di più? No, no grazie. Lo so. Per questo sto qui, e poi dall’orecchio dei doveri non ci sento. Ditemi qualcosa di diverso, di nuovo, perché io non cominci ad annoiarmi da subito, ma mi venga almeno un po’ voglia di cominciarlo, quest’anno scolastico. Dall’orecchio della passione ci sento benissimo.
Dimostratemi che vale la pena stare qui per un anno intero ad ascoltarvi. Ditemi per favore che tutto questo c’entra con la vita di tutti i giorni, che mi aiuterà a capire meglio il mondo e me stesso, che insomma ne vale la pena di stare qua. Dimostratemi, soprattutto con le vostre vite, che lo sforzo che devo fare potrebbe riempire la mia vita come riempie la vostra. Avete dedicato studi, sforzi e sogni per insegnarmi la vostra materia, adesso dimostratemi che è tutto vero, che voi siete i mediatori di qualcosa di desiderabile e indispensabile, che voi possedete e volete regalarmi. Dimostratemi che perdete il sonno per insegnare quelle cose che – dite – valgono i miei sforzi. Voglio guardarli bene i vostri occhi e se non brillano mi annoierò, ve lo dico prima, e farò altro. Non potete mentirmi. Se non ci credete voi, perché dovrei farlo io?

E non mi parlate dei vostri stipendi, del sindacato, della Gelmini, delle vostre beghe familiari e sentimentali, dei vostri fallimenti e delle vostre ossessioni. No. Parlatemi di quanto amate la forza del sole che brucia da 5 miliardi di anni e trasforma il suo idrogeno in luce, vita, energia. Ditemi come accade questo miracolo che durerà almeno altri 5 miliardi di anni. ... Ci sono così tante cose in questo mondo che non so e che voi potreste spiegarmi, con gli occhi che vi brillano, perché solo lo stupore conosce.
...
Ditemi come faccio a decidere che farci della mia vita, se non conosco quelle degli altri. Ditemi come fare a trovare la mia storia, se non ho un briciolo di passione per quelle che hanno lasciato il segno. Ditemi per cosa posso giocarmi la mia vita. Anzi no, non me lo dite, voglio deciderlo io, voi fatemi vedere il ventaglio di possibilità. Aiutatemi a scovare i miei talenti, le mie passioni e i miei sogni. ...

Sfidatemi, mettete alla prova le mie qualità migliori, segnatevele su un registro, oltre a quei voti che poi rimangono sempre gli stessi. Aiutatemi a non illudermi, a non vivere di sogni campati in aria, ma allo stesso tempo insegnatemi a sognare e ad acquisire la pazienza per realizzarli quei sogni, facendoli diventare progetti.

Insegnatemi a ragionare, perché non prenda le mie idee dai luoghi comuni, dal pensiero dominante, dal pensiero non pensato. Aiutatemi a essere libero. Ricordatemi l’unità del sapere e non mi raccontate solo l’unità d’Italia, ... Non nascondetemi le battaglie, ma rendetemi forte per poterle affrontare e non avvelenate le mie speranze, prima ancora che io le abbia concepite. Per questo, un giorno, vi ricorderò."
BUON ANNO SCOLASTICO A TUTTI 

mercoledì 31 agosto 2011

Nuovo anno scolastico


giugno 2011 fine dell'anno scolastico: sembra ieri...
e domani ricomincia un nuovo anno scolastico: il 2011/2012.
MA COSA CI ASPETTA???
Nel nostro piccolo ci sono e ci saranno delle novità importanti: nel nostro istituto è arrivato un nuovo dirigente... e domani a collegio docenti sentiremo qualcuna delle sue idee...

PRIMO SETTEMBRE...

Le idee che mi frullano per la testa sono molte, le aspettative altrettante...

E allora auguro a tutti un
BUON INIZIO NUOVO ANNO SCOLASTICO A TUTTI!!!!!!!!
       



mercoledì 27 luglio 2011

prove invalsi

Il MIUR ha reso noto, attraverso il suo Ufficio Stampa, un commento ai risultati delle Prove Invalsi 2011 a livello nazionale:
Bene le scuole del Nord. Al Centro-Sud migliorano Puglia e Abruzzo. Progressi nelle competenze di base in Matematica. Studenti più abituati a prove standard: aumenta il numero di domande a cui i ragazzi rispondono.
Gelmini: "Puntiamo con decisione su valutazione, così come nei migliori sistemi scolastici internazionali. Dati incoraggianti"
Sono disponibili gli esiti delle prove INVALSI, elaborati su un campione di oltre 40mila studenti, appartenenti a tutte le oltre 140mila classi oggetto della valutazione. Le rilevazioni, svolte alla presenza di un osservatore esterno dell'INVALSI, hanno coinvolto quest'anno quasi 3 milioni di studenti e, per la prima volta, sono state affrontate anche nella scuola secondaria di II grado.
Nel I ciclo di istruzione è emersa con chiarezza una sensibile riduzione delle mancate risposte, segno della progressiva abitudine degli studenti a misurarsi anche con prove standardizzate, elaborate in modo coerente con le Indicazioni nazionali dei diversi cicli di studio. Gli esiti positivi, inoltre, si riscontrano soprattutto nelle domande aperte dove i ragazzi devono fornire motivazioni e giustificazioni, mostrando di aver realmente compreso ciò che è stato loro richiesto.
Per quanto riguarda gli insegnanti si conferma la riduzione dei fenomeni di cheating (comportamenti opportunistici) in alcune regioni del Mezzogiorno, con particolare riferimento alla Campania e alla Puglia.
L'analisi degli esiti delle prove dimostra che i ragazzi, soprattutto in matematica, rispondono meglio alle domande in cui si fa riferimento a competenze di base, acquisite anche nei cicli precedenti, in cui sono chiari il senso del quesito e la competenza a cui esso si riferisce.
I risultati delle prove della secondaria superiore sono perfettamente coerenti con quelli delle rilevazioni OCSE-PISA che accertano competenze non strettamente collegate, come invece quelle INVALSI, al quadro degli ordinamenti scolastici nazionali. In coerenza con i dati OCSE si confermano progressivamente, nel passaggio dal primo al secondo ciclo, i fenomeni di "varianza tra scuole", cioè le differenze nei risultati medi tra scuole e non all'interno della singola scuola, come invece sarebbe fisiologico.
Si conferma in linea di massima una tripartizione dei livelli di risultato tra Nord, Centro e Sud, con un significativo trend di miglioramento però in Puglia e, in parte, anche in Abruzzo e Basilicata.
In particolare nelle regioni settentrionali, dove gli esiti delle prove sono in genere migliori, si riscontra una sostanziale equivalenza dei risultati di matematica tra i licei e gli istituti tecnici, che smentisce la presunta maggiore
efficacia formativa dei licei rispetto all'istruzione tecnico-professionale. Questo risultato è particolarmente positivo perché le competenze in matematica sono più strettamente legate all'azione della scuola, rispetto a quelle linguistiche che risentono maggiormente dell'ambiente familiare di origine.
Un risultato positivo, sempre nella scuola del primo ciclo, è il buon uso che i gli studenti dimostrano di saper fare del dizionario, strumento fondamentale per la padronanza scritta della lingua italiana.
"Puntiamo con decisione sulla valutazione, così come nei migliori sistemi scolastici internazionali. - ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini - E' l'unico percorso in grado di modernizzare il nostro sistema scolastico. Un percorso lungo, ma necessario. Incoraggianti i dati che emergono da alcune regioni del Centro-Sud".
Italiano
In linea generale, i ragazzi che hanno sostenuto le prove sembrano trovare più facili le domande relative ai testi narrativi rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi, specie se discontinui, in cui viene richiesto anche di interpretare dati e grafici funzionali all'esposizione dei contenuti del testo. Buoni gli esiti degli studenti sulle domande che richiedono la corretta interpretazione di una voce del dizionario, competenza molto importante per un uso corretto della lingua. In alcuni casi, invece, gli studenti sembrano incerti nella punteggiatura e dei tempi verbali.
Matematica
Un dato positivo che emerge in tutte le prove del primo ciclo d'istruzione è la forte riduzione delle omissioni degli studenti nelle domande aperte che richiedono di motivare o argomentare una risposta. Nella scuola secondaria superiore, invece, si riscontra ancora una certa tendenza a saltare le domande a risposta aperta. Un dato che contraddice la convinzione secondo cui le domande a risposta chiusa penalizzerebbero maggiormente gli studenti, perché meno usate nella nostra scuola.
Molto interessanti i risultati, in genere positivi, conseguiti dagli studenti della secondaria di secondo grado in alcuni quesiti che vertono su competenze chiave sviluppate nel primo ciclo, ma che solitamente non sono riprese in modo esplicito durante il biennio superiore.
Differenze territoriali
Anche le prove di quest'anno scolastico evidenziano alcune differenze territoriali. In genere, nelle regioni settentrionali si registrano risultati più che soddisfacenti rispetto a quelli raggiunti nel Sud. Tuttavia, è molto incoraggiante il risultato di alcune regioni del Mezzogiorno, come la Puglia e, in parte, l'Abruzzo. La Puglia infatti conferma, in quasi tutti i livelli scolastici, risultati che si allineano alla media nazionale.
Le prove della scuola secondaria di secondo grado evidenziano una differenza, a volta anche considerevole, tra gli indirizzi di studio.
Gli esiti complessivi delle prove della scuola secondaria superiore sono perfettamente coerenti con quanto è emerso dalle prove PISA 2009. Si tratta di un molto importante, poiché conferma la validità dei test proposti dall'INVALSI con la differenza, rispetto alle rilevazioni PISA, che fra qualche mese gli esiti saranno a disposizione di ciascuna scuola. In questo modo ogni singolo istituto potrà iniziare un percorso di analisi e di approfondimento.
Le prove INVALSI dell'anno scolastico 2010/2011 si sono svolte nelle prime settimane di maggio e si sono concluse il 20 giugno scorso con la Prova nazionale nell'ambito dell'esame finale della scuola media. A partire dal 2008 l'INVALSI ha progressivamente realizzato il sistema di rilevazioni annuali nelle classi II e V della scuola primaria, nella I e III della secondaria di primo grado e, a partire da quest'anno, nella II classe della scuola secondaria di secondo grado. L'obiettivo è misurare i livelli di apprendimento in due ambiti cruciali per la formazione dei giovani: la comprensione della lettura e la matematica. Quest'anno le prove si sono svolte in tutte le scuole del Paese, statali e paritarie, coinvolgendo oltre 2.800.000 ragazzi.

Dalla lettura della nota emerge una discreta soddisfazione nel verificare incoraggianti miglioramenti rispetto alo scorso anno, soprattutto nelle competenze di base, in particolare nella matematica. 
Di certo i bambini e i ragazzi cominciano a prendere confidenza con la tipologia dei test dell'INVALSI e gli insegnanti stessi investono molto tempo (probabilmente troppo...) ...

un piede nel passato e uno nel futuro...

E rieccomi dopo una "pausa" di studio e riposo ...
In questo periodo sono successe tante cose etante idee sono frullate per la testa.

Eccone una che giustifca il titolo di questo post: 
Ogni giocattolo, in quanto testimonianza dell’epoca che l’ha prodotto, diventa la chiave per
comprendere, con ricchezza di particolari, fatti e momenti del passato.

Ho perciò pensato: "perchè non provare a tornare bambini e raccontare dei nostri giochi, rivedre giorni di sole, di neve, scroscii di pioggia e soprattutto ascoltare il nostro cuore e risentire le nostre emozioni…? E perchè non fare questo con i nostri nonni?"

E' così che è nato un progetto di riscoperta storica da realizzare, nel prossimo anno scolastico, con i miei alunni  e con la collaborazione di tanti nonni.
Con questo progetto vorrei avvicinare le persone appartenenti a generazioni diverse ma che possono condividere un’unica tematica: i giochi e i giocattoli. Insieme potranno riscoprire il passato attraverso le testimonianze dei nonni, ma potranno anche riviverlo costruendo insieme dei giochi e soprattutto giocando. 
Il tutto da svolgersi secondo il modello relazionale del partenariato fra scuola e famiglie e che potrebbe confluire in una serie di prodotti condivisi: un filmato - documentario, momenti di laboratori in cui gli anziani insegnano ai bambini e viceversa.

E voi avete voglia di fare un tuffo nel passato e lasciar riaffiorare l'emozione di essere bambini?

Scrive Mario Lodi: “… tutti i bambini del mondo, nei primi anni di vita, in condizioni di normalità, esplorano e scoprono il mondo-ambiente in cui vivono per mezzo del gioco. Il gioco e il piacere sono fondamentali nella metodologia della libera scuola che i bambini inventano e nella quale creano le basi della cultura. Hanno ricevuto con la nascita il dono dei cinque sensi e di una mente che ragiona, e li usano subito per raccogliere dati, confrontarli, ricavarne sintesi e riflessioni in un continuo processo di scoperte, di ipotesi e di verifiche. I giocattoli sono gli amici più cari che accompagnano la loro crescita intellettuale ed affettiva”

sabato 4 giugno 2011

REFERENDUM

La vita e la democrazia sono un diritto di tutti...

Non facciamoci sfuggire l'occasione!



IN PRINCIPIO ERA L'ACQUA

Ecco un esempio di come si può  far convivere, integrare il vecchio Pongo con le Nuove Tecnologie: un progetto dell'Istituto d'Arte di Terni:



LICEO ARTISTICO "O. Metelli" - TERNI
Indirizzo: Immagine Fotografica, Filmica e Televisiva
Classe 3^IFFT / tecnica: claymotion
Coordinamento: prof. Luca Arduini

giovedì 5 maggio 2011

prove INVALSI

Il tempo vola ed eccoci anche quest'anno alle prove INVALSI.
Un appuntamento ormai fisso al quale facciamo ancora un po' fatica ad abituarci...

E con i questionari arrivano anche le polemiche e gli scontenti da parte di insegnanti e genitori, con le motivazioni più varie.
I genitori temono che questa prova “valuti” in qualche modo i loro figli e che di questa valutazione venga tenuta traccia a livello statale.
Gli insegnanti, dal canto loro, temono invece che la valutazione degli studenti sia un primo passo verso differenziali salariali basati sui risultati delle classi o delle scuole. Altri ancora invece temono invece che le analisi condotte sui risultati degli studenti vengano utilizzate per introdurre non differenziali salariali tra docenti ma differenziali di risorse tra scuole, tra province o tra regioni del paese.

In realtà, nella maggior parte dei paesi occidentali, le scuole convivono pacificamente con la rilevazione degli apprendimenti su base nazionale o regionale da molti anni. Il fatto che l’Italia, all’alba del nuovo secolo, si sia finalmente dotata di un sistema di rilevazione degli apprendimenti  non può che essere salutata con favore. Perchè allora da noi si solleva la solita “cagnara”? Ma, soprattutto, a cosa servono i test?

Come spiega con chiarezza il professor Alberto Martini in un articolo su La Voce, i test standardizzati sono un ottimo strumento di diagnostica dei mali e delle carenze del nostro sistema formativo. L’evidenza empirica che portano permetterebbe, in un paese normale, di poter discutere di riforme, interventi e bisogni in maniera serena e guidata da un interesse al di sopra di tutti gli altri: migliorare la scuola italiana.
Allo stesso tempo, va ribadito quel che i test NON fanno e non potranno mai fare. I test NON possono sostituire la valutazione fatta dai docenti del singolo studente e i test non possono valutare da soli l’operato del singolo docente o dirigente.
Non valutano il singolo studente perchè questo lo fa già la scuola nella sua routine quotidiana. Non valutano il singolo insegnante o dirigente, per un ampio insieme di ragioni: in primis, perchè non è questo il loro scopo; poi perchè si tratterebbe di una valutazione incompleta (si valuterebbero solo gli insegnanti di italiano e matematica).
Infine, la valutazione possibile con un singolo test sugli studenti solleverebbe problemi metodologici insormontabili, se si volessero inferire informazioni attendibili sull’efficacia di un singolo insegnante. Infatti gli studenti non sono esposti solo all’influenza dei loro insegnanti nell’apprendere, ma anche a fattori ambientali e familiari, che contano assai più che del singolo insegnante e che non sono controllabili a dovere con una singola rilevazione sugli apprendimenti.
Certo è che sta poi ai docenti, al singolo Istituto e ai diretti superiori utilizzare i risultati rilevati per migliorare e migliorarci.

Molto interessanti sono i contribuiti sull'argomenti inseriti nel blog della mia amica Francesca.

E allora non mi resta che augurare buon INVALSI a tutti.

mercoledì 16 marzo 2011

BUON COMPLEANNO ITALIA

Molte scuole oggi hanno festeggiato il compleanno della nostra Italia e, naturalmente, anche la rete ha proposto molte cose interessanti.
Eccone alcune:
Un cartone animato che racconta come è nato il tricolore (prezioso contributo segnalato da G. Auletta)


Un gioco gradevole e con più livelli di difficoltà  (prezioso contributo segnalato da M. Lupori) 


La preparazione ad una festa di compleanno (prezioso contributo della maestra Elisa)


martedì 8 marzo 2011

8 marzo: festa della donna

In questa giornata le parole, le citazioni e i buoni propositi si sprecano...

Io, che sono un po' scettica su queste "giornate dedicate" ho deciso di postare qui un monologo di Gaber, che parla di uomini e donne e della necessità delle reciproche e indispensabili differenze...



E voglio riprendere anche uno stralcio di una poesia di Alima Meli scritta proprio per questa "occasione":

Figlia mia oggi è la festa delle donne… non delle femmine… quindi…
Non
 regalare mimose, appena appassiscono puzzano
Non andare a vedere uno spogliarello maschile, se vuoi un maschio lo puoi avere comunque
Non uscire a cena con le amiche, esci domani, i prezzi dei ristoranti saranno tornati normali
Non scorazzare per i locali della città in minigonna e tacco dodici, oggi non è la festa della carne da mostrare

Questa è una ricorrenza importante, un tributo a tutte le donne che hanno lottato per la tua libertà
Ti voglio raccontare delle suffragette che hanno manifestato per affermare la tua identità di donna e il tuo diritto al voto
Voglio spiegarti che tutto quello che hai e che dai per scontato, è segnato con il sangue di tante donne che hanno sacrificato la vita affinché tu oggi potessi essere libera

Tu non vivi all’ombra di un uomo, non sei una proprietà privata, sei considerata un essere pensante, ma un tempo non era così…
Ricorda sempre cosa significa essere una donna 
Donna è la forza creatrice
Donna è madre, sorella, compagna, amica 
...

sabato 26 febbraio 2011

La lingua italiana

"Tutti gli usi della parola a tutti
mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico.
Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo." 

(G. Rodari, Grammatica della fantasia)

E' con questa citazione che la professoressa Lerida Cisotto ci ha lasciato sabato scorso alla fine della sua presentazione. 
Si racconta che questa scritta l'avesse preparata su uno  striscione giallo con dei caratteri rossi e l'avesse appesa al muro, in alto ma, ben piazzata davanti a sé, perché gli serviva.
Ne aveva bisogno per ricordarsi sempre cosa ci stava a fare, proprio lui, dentro quell'aula con quei bambini, quale era lo scopo ultimo del suo lavoro.

Parole che ci fanno riflettere...

giovedì 27 gennaio 2011

27 gennaio: PER NON DIMENTICARE

Per ricordare e riflettere...



E dalla segnalazione della mia amica Francesca segnalo anche quasto video realizzato dagli alunni  delle classi IV A/B del III circolo didattico “G. Mazzini” di Bari, che il 27 gennaio, Giorno della Memoria, saranno premiati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale:
premi sull'immagine


domenica 9 gennaio 2011

NATIVI DIGITALI

Lunedì si torna a scuola... i nostri bambini avranno le cartelle piene di libri e quaderni e la testa ancora nelle vacanze. Ci racconteranno di quanto hanno giocato e di videogiochi e computer...
Ed è così che prendo spunto da un post pubblicato dalla mia amica Francesca: "Te lo spiego io come funziona l'ipad..."
Un post che fa riflettere.

C'è ancora chi pensa che il computer sia uno strumento freddo e impersonale, che non permette di socializzare e rende individualisti. Niente di più falso!
"Frequentano gli schermi interattivi fin dalla nascita", spiega Paolo Ferri docente di tecnologie didattiche e teoria e tecnica dei nuovi media all'Università Bicocca di Milano, "e considerano Internet "il principale strumento di reperimento, condivisione e gestione dell'informazione". È la prima generazione (che oggi ha tra gli o e i 12 anni) veramente hi-tech che pensa, apprende e conosce in maniera differente dai suoi fratelli maggiori.
"Se per noi imparare significava leggere-studiare-ripetere, per i bambini cresciuti con i videogames vuol dire innanzitutto risolvere i problemi in maniera attiva", spiega Ferri che studia e promuove da anni il "digital learning".


"Grazie ai videogiochi, il sapere dei bambini si nutre di simboli, sfide e modelli sempre diversi di narrazione", spiega Clark che aggiunge: "quando le modalità di apprendimento scolastico sono simili a quelle di un gioco ci sono maggiori chances che gli alunni apprendano volentieri e in fretta".Ma cosa sta facendo la scuola italiana?
In Europa il paese più "nativi digitali oriented" è l'Inghilterra con la sua nuova riforma del sistema scolastico: "Sono passati- sottolinea Paolo Ferri - da un modello disciplinare basato sui contenuti a quello per competenze che si regge su un principio: imparare ad imparare".
In Italia  il ministero dell'Istruzione porta avanti il progetto LIM, che punta a finanziare con 30mila euro 156 classi (in Italia ci sono circa 25mila scuole) delle scuole medie inferiori per lo sviluppo di progetti innovativi. Le sperimentazioni digitali sono rare e lasciate all'iniziativa e all'impegno ancora di pochi insegnanti e dirigenti che hanno capito chi sono e come si educano i nativi digitali:
"Il risultato è quella di una cartina dell'innovazione a macchia di leopardo", dichiara Ferri, che tuttavia si dice ottimista perché crede nel contagio positivo: "In 10 anni le scuole al passo con le trasformazioni sociali e tecnologiche, e per questo premiate con finanziamenti e alto numero di iscrizioni, avranno costretto le altre ad adeguarsi". Una speranza? No, un dovere. Perché "innovare innovare innovare" è l'unica chance di sopravvivenza anche per la scuola italiana.

Per ulteriori approfondimenti leggete l'articolo di Serena Danna, comparso sul Sole 24 domenica 2 gennaio.
 
Io in questo periodo sto seguendo un corso di scrittura collaborativa in Wiki e vi assicuro che è molto costruttivo, socializzante e arricchente su diversi fronti... ma questa è un'altra storia...

Buon ritorno a scuola a tutti...

sabato 1 gennaio 2011

Accogli questo inizio d'anno

Per augurare a tutti quanti un Buon anno nuovo voglio usare le parole di Papa Giovanni Paolo II.
In questa preghiera, vibrante di fervore umano e di convinzioni profonde, traspare una profonda intensità interiore e grande espressività.


Accogli, o Padre Santo,
Dio eterno e onnipotente.
Accogli questo Anno
che oggi incominciamo.
Sin dal primo giorno,
sin dalle prime ore
desideriamo offrire a Te,
che sei senza inizio,
questo nuovo inizio.
Questa data ci accompagnerà
nel corso di molte ore, giorni,
settimane e mesi.
Giorno dopo giorno
apparirà davanti a ciascuno di noi
come un nuovo frammento del futuro,
che subito dopo cadrà nel passato
così come del passato
fa ora parte l'intero anno trascorso.
L'anno Nuovo appare davanti a noi,
come una grande incognita,
come uno spazio
che dovremo riempire
con un contenuto,
come una prospettiva di avvenimenti
sconosciuti e di decisioni da prendere.
Come una nuova tappa
e un nuovo spazio
della lotta di ogni essere umano
e insieme a livello della famiglia,
della società, delle nazioni:
dell'umanità intera.

Non c'è altro d'aggiungere se non un 
FELICE ANNO NUOVO!!!


2011
ALBANIAN Gëzuar vitin e ri                      ALSATIAN e glëckliches nëies / güets nëies johr
ARABIC aam saiid / sana saiida               ARMENIAN shnorhavor nor tari
AZERI yeni iliniz mubarek                        AFRIKAANS gelukkige nuwejaar
ITALIAN buon anno, felice 2011               BAMBARA bonne année
BASQUE urte berri on                             BELARUSIAN З новым годам (Z novym hodam)
BENGALI subho nababarsho                   BERBER asgwas amegas
BETI mbembe mbu                                 BOBO bonne année
BOSNIAN sretna nova godina                  BRETON bloavez mad
BULGARIAN честита нова година (chestita nova godina)
BIRMAN hnit thit ku mingalar pa              CANTONESE kung hé fat tsoi
CATALAN feliç any nou                          CHINESE xin nièn kuai le / xin nièn hao
CORSICAN pace e salute                       CROAT sretna nova godina
CZECH šťastný nový rok                        DANISH godt nytår
DUTCH gelukkig Nieuwjaar                     ESTONIAN head uut aastat
FAROESE gott nýggjár                          FINNISH onnellista uutta vuotta
FLEMISH gelukkig Nieuwjaar                 FRENCH bonne année
FRIULAN bon an                                  GALICIAN feliz aninovo
GEORGIAN gilotsavt aral tsels             GERMAN ein gutes neues Jahr / prost Neujahr
GREEK kali chronia / kali xronia eutichismenos o kainourgios chronos (we wish you a happy new year)
GUARANÍ rogüerohory año nuévo-re     HAITIAN CREOLE bònn ané
HAWAIIAN hauoli makahiki hou            HEBREW shana tova
HINDI nav varsh ki subhkamna             KANNADA hosa varshada shubhaashayagalu
KHMER sur sdei chhnam thmei            KIRUNDI umwaka mwiza
KOREAN seh heh bok mani bat uh seyo       KURDE sala we ya nû pîroz be
HUNGARIAN boldog új évet                 ICELANDIC farsælt komandi ár
INDONESIAN selamat tahun baru        IRISH GAELIC ath bhliain faoi mhaise
JAPANESE akemashite omedetô         KABYLIAN asseguèsse-ameguèsse
NORWEGIAN godt nytt år                    MACEDONIAN srekna nova godina
MALAGASY arahaba tratry ny taona     MALAY selamat tahun baru
MALTESE sena gdida mimlija risq       MAORI kia hari te tau hou
MONGOLIAN shine jiliin bayariin mend hurgeye     MORÉ wênd na kô-d yuum-songo
LAO sabai di pi mai                             LATIN felix sit annus novus
LATVIAN laimīgo Jauno gadu               LINGALA bonana / mbula ya sika elamu na tonbeli yo
LITHUANIAN laimingų Naujųjų Metų     LOW SAXON gelükkig nyjaar
LUXEMBOURGEOIS e gudd neit Joër         OCCITAN bon annada
PERSIAN sâle no mobârak                   POLISH szczęśliwego nowego roku
PORTUGUESE feliz ano novo              ROMANI bangi vasilica baxt
ROMANIAN un an nou fericit / la mulţi ani    RUSSIAN С Новым Годом (S novim godom)
SAMOAN ia manuia le tausaga fou        SANGO nzoni fini ngou
SOBOTA dobir leto                              SPANISH feliz año nuevo
SWAHILI mwaka mzuri                        SWEDISH gott nytt år
SWISS-GERMAN äs guets Nöis           SARDINIAN bonu annu nou
SCOTTISH GAELIC bliadhna mhath ur         SERBIAN srecna nova godina
SHONA goredzwa rakanaka                 SINDHI nain saal joon wadhayoon
SLOVAK stastlivy novy ro                   SLOVENIAN srečno novo leto
TAMIL iniya puthandu nalVazhthukkal           TATAR yana yel belen
TELUGU nuthana samvathsara subhakankshalu
TAGALOG manigong bagong taon                TAHITIAN ia ora te matahiti api
THAI (sawatdii pimaï)                         TIBETAN tashi délek
TURKISH yeni yiliniz kutlu olsun                  UDMURT Vyľ Aren
UKRAINIAN Z novym rokom              URDU naya saal mubarik
WALOON (“betchfessîs” spelling) bone annéye / bone annéye èt bone santéye
WELSH blwyddyn newydd dda           WEST INDIAN CREOLE bon lanné
YIDDISH a gut yohr
VIETNAMESE Chúc Mừng Nam Mới / Cung Chúc Tân Niên / Cung Chúc Tân Xuân

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