venerdì 31 agosto 2012

Maria Montessori: 142° anniversario della nascita

Maria Montessori, innovatrice incompresa in Italia, osannata nel mondo.

Nacque il 31 agosto del 1870 a Chiaravalle, un paese in provincia di Ancona. 

È la prima donna italiana a conseguire la laurea in medicina!
All’improvviso abbandona tutto il “ciarpame” femminile e si avvolge in drappi neri, sfida tutte le regole del suo tempo interessandosi dell’umanizzazione della medicina, dell’innovazione dell’educazione infantile e si espone nelle prime battaglie femministe.

Tra il 1899 e il 1900 dirige la scuola magistrale ortofrenica di Roma. Curando bambini deficienti e anormali, si convince di usare metodi sbagliati e incomincia ad elaborarne uno proprio. Il concetto d’educazione infantile che va maturando si basa “sull’amore impersonale”, con il quale educa i bambini abbandonati, o i figli degli operai del quartiere S. Lorenzo a Roma, aiutandoli “a adattarsi alla vita senza sacrificare la propria individualità”.

Montessori puntò principalmente sulla pedagogia scientifica, sostenendo che fosse necessario un nuovo approccio scientifico nel campo dell’educazione: oggetto dell’osservazione scientifica non deve essere semplicemente il bambino in sé, ma tutte quelle dinamiche che lo portano a compiere scoperte e che si basano sulla sua spontaneità. Per poter scoprire le cose, e imparare, il bambino deve inoltre avere un mondo a portata di mano. Montessori introdusse il concetto di una scuola a misura di bambino, e non di adulto come accadeva nei primi del Novecento.


Il metodo Montessori si basa principalmente su un assunto: l’allievo deve essere libero di sperimentare per conto proprio, perché solamente attraverso la libertà si possono favorire la creatività e altre doti presenti nella natura dei bambini. Attraverso questo processo, il metodo deve far emergere e far comprendere l’importanza della disciplina, dando agli allievi le risorse per imparare a regolarsi da soli e a seguire quando necessario le regole.
 
Diverse furono anche le critiche al 'metodo' a cominciare da chi sottolineava il carattere artificioso dei materiali e le modalita' troppo rigide del loro impiego. Ma queste critiche non ne hanno impedito la diffusione, in particolare all'estero. Da ricordare anche l'analisi profonda che Montessori porto' avanti sul fenomento del'analfabetismo. Un'emergenza da fronteggiare perche' parlare senza saper leggere e scrivere equivale infatti a essere tagliati completamente fuori da qualsiasi ordinaria relazione tra gli uomini.

Maria Montessori e' morta il 6 maggio 1952 a Noordwijk in Olanda dove si era trasferita.


Nessun commento:

Posta un commento

Pagine